
Kimi Antonelli convocato d'urgenza, la Mercedes fa sul serio (Foto Instagram - colpoditaccoweb.it)
Convocazione d’urgenza in casa Mercedes: Kimi Antonelli chiamato a rapporto dopo un’altra prestazione deludente e la tensione nel team sale.
La Formula 1 non aspetta nessuno. Nemmeno i giovani talenti. E nemmeno le scuderie storiche. Il segnale che arriva da Brackley è forte, chiaro e senza troppi giri di parole. La Mercedes ha detto basta. Dopo un’altra serie di weekend deludenti, culminati con lo scialbo Gran Premio del Belgio, qualcosa si è rotto.
O meglio, qualcosa che già non funzionava ha smesso completamente di girare. La crisi della W16, iniziata timidamente a Montreal, si è trasformata in un vero e proprio tracollo tecnico e mentale. Ed è per questo che il team ha deciso di agire subito, convocando entrambi i piloti a rapporto, senza eccezioni.
La Mercedes convoca d’urgenza i suoi piloti
Se da un lato George Russell ha quantomeno salvato la faccia con due quinti posti consecutivi tra Spielberg e Spa, dall’altro Kimi Antonelli sembra essersi completamente smarrito. Il rookie bolognese, su cui la Mercedes ha scommesso forte bruciando le tappe, si è ritrovato travolto da un’escalation di pressioni, aspettative e risultati mancati. Nelle ultime due gare non è arrivato al traguardo nemmeno una volta, e in Belgio ha chiuso addirittura sedicesimo, senza mai riuscire a superare la SQ1 né la Q1. Numeri che parlano da soli, ma che non raccontano tutta la storia.

Perché il vero problema, almeno secondo quanto trapela dagli ambienti interni al box, è la totale mancanza di fiducia nel pacchetto tecnico attuale. La W16, nata con ambizioni molto alte, si sta rivelando una monoposto instabile, capricciosa e tremendamente imprevedibile. È per questo che, prima del weekend di Budapest, è stato programmato un vertice tecnico straordinario. Toto Wolff ha voluto tutti presenti: ingegneri, meccanici, e ovviamente i due piloti. Una sorta di mini-ritiro obbligatorio per capire, senza filtri, che cosa non sta funzionando.
Antonelli è stato convocato d’urgenza proprio per questo motivo. Non per un rimprovero, sia chiaro, ma per un confronto reale. Serve chiarezza, servono indicazioni precise, servono dati. Ma soprattutto, non servono più alibi. La Mercedes vuole intervenire sull’assetto e sull’aerodinamica della vettura già prima delle prime libere in Ungheria, e ogni singolo feedback diventa fondamentale. Anche — e forse soprattutto — quelli di un ragazzo di appena 18 anni che, volente o nolente, si è ritrovato al centro di un momento molto delicato per uno dei team più titolati della storia moderna della Formula 1.
Senza ombra di dubbio, il tempo delle scuse è finito. La Mercedes non si nasconde più, e se qualcosa va cambiato, sarà cambiato in fretta. Antonelli, intanto, sa bene che questa convocazione è anche un’opportunità: quella di dimostrare di essere più di un prospetto, ma un vero pilota da Formula 1.