
Andria novità - Colpoditaccoweb.it
Esposito, Varsi, Lorito, Ascione, Mannone, Ciano e persino Pollidori. Non si tratta di parte della formazione pensata dall’allenatore biancazzurro Ezio Castellucci per affrontare l’insidiosa trasferta contro l’Arzanese di domenica prossima, ma sono i nomi dei giocatori che nella mattinata di ieri avrebbero abbandonato il Brindisi. Secondo indiscrezioni le motivazioni sarebbero da ricercare in dissidi tra dirigenti, tifosi e giocatori stessi avvenuti durante l’incontro di martedì pomeriggio negli spogliatoi del “Fanuzzi”. Un confronto acceso durato diverse ore che hanno addirittura fatto saltare l’allenamento e durante le quali si sarebbero vissuti momenti di tensione che hanno per certi versi spaventato gli atleti che hanno preferito lasciare il Brindisi. Grave episodio che avviene a solo due giornate dalla fine di questo campionato di Serie D Girone H, dai contorni sempre più incerti e a questo punto anche inquietanti per quanto accaduto nelle ultime ore, che riporta alla mente altri episodi di questo genere, avvenuti qualche anno fa quando, altrettanti dissidi tra tifosi e giocatori costrinsero alcuni compagni di squadra a lasciare il Brindisi. A questo punto il calcio giocato passa in secondo piano, ma resta l’interrogativo di come Castellucci, ancora alla guida di questa squadra, dovrà chiudere questo torneo ma proprio dal punto di vista numerico di squadra. Cioè, come si difenderebbe il Brindisi in campo nelle prossime due gare? E nei possibili play-off, qualora si centrassero, visto le emergenze che nascerebbero adesso, scenderebbe in campo la Juniores? Le domande sorgono spontaneamente ed anche il dubbio sul piazzamento play-off potrebbe aver un fondamento. Del resto, i punti in palio nelle ultime giornate sono 6 e se la situazione dovesse mettere il Brindisi (quinto in classifica, ossia nell’ultimo posto utile per accedere alla post-season) nelle condizioni di perdere due partite i cinque punti di vantaggio sulla Cavese che segue in classifica i biancazzurri, sarebbero paradossalmente insufficienti a garantire il matematico accesso qualora i campani vincessero due gare consecutive, la prima in trasferta a Potenza, la seconda in casa contro il Grottaglie? Tuttavia, del malcontento generale diffuso negli spogliatoi ne aveva ampiamente parlato proprio l’allenatore nella conferenza stampa post-gara persa domenica contro il Pomigliano in un “Fanuzzi” impietrito dalla sterile prestazione della squadra. Castellucci aveva sottolineato come la colpa fosse solo della società giudicando negativamente la prestazione della sua squadra: “oggi abbiamo giocato male ed abbiamo toccato il fondo di una situazione difficile”, dove la parola difficile è imputata direttamente alla società ora gestita da Vito Morisco, assegnatario delle quote lasciate da Antonio Flora. E Castellucci, riferendosi ai giocatori aveva dichiarato: “non sono tranquilli” e in riferimento alla paventata possibilità, come da domanda di qualche giornalista, che il tecnico potesse aver perso il controllo dello spogliatoio aveva risposto: “certe domande non le accetto. Se qualcuno crede questo, mi esoneri, mi sollevi dall’incarico. Qualcun’altro dovrebbe assumersi le sue responsabilità. Mi sento tradito dalla società, non dai calciatori. Se poi vogliamo nasconderci dietro un dito facciamolo pure”. Per il calcio giocato dovremo ora aspettare la reazione dello spogliatoio e la gara di domenica. Intanto la tifoseria organizzata informa che è tutto pronto per la realizzazione della Fondazione ‘Salviamo il Brindisi’ che riunirà professionisti e semplici tifosi per creare una basse economico-organizzativa da affiancare alla prossima società del Brindisi.