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In casa Lecce tiene banco la questione legata al possibile addio di Fabrizio Miccoli nel mercato invernale. Nelle scorse ore vi abbiamo riferito dei fitti contatti tra il capitano giallorosso ed il Ds dell’Honved di Budapest, Fabio Cordella, avvenuti in questi giorni. Nel frattempo, per saperne di più, abbiamo contattato proprio l’uomo mercato del club ungherese che, ai nostri microfoni, conferma l’eventuale scenario spiegando dettagli e curiosità anche per quanto riguarda l’interesse del club ungherese per Del Piero.
Direttore Cordella, in questi giorni ha preso sempre più corpo la voce di un possibile arrivo a Budapest di Fabrizio Miccoli. Pista che può diventare concreta…
“Sì, da parte nostra c’è la volontà di portarlo a Budapest. Questo qualora Miccoli decidesse di interrompere il proprio rapporto con il Lecce”.
In tal senso, ci conferma i contatti avvenuti in questi ultimi giorni proprio tra lei e Miccoli?
“Assolutamente sì, ma più che altro perché ci vediamo spesso e volentieri. Io e Fabrizio siamo molto amici, la nostra amicizia dura ormai da circa quindici anni. Ovviamente, ogni qualvolta capita di incontrarci, può venir fuori il discorso, inutile negarlo, e si discute sull’eventualità o sulla fattibilità del suo arrivo all’Honved. Non ci sono stati incontri per trattare, ma lui sa già che, se dovesse decidere di lasciare Lecce, a Budapest ha già pronta una maglia”.
Da parte di Miccoli ci sono stati segnali di apertura?
“Le spiego: Fabrizio, prima ancora di venire a Lecce, ovvero due anni fa, stava per venire con me a Budapest. Poi, nel momento in cui ha saputo della possibilità di vestire la maglia giallorossa e, quindi, di poter coronare il suo sogno, ci ha ripensato. Questo perché, come sanno tutti, Fabrizio tiene tanto ai colori giallorossi e la sua priorità era quella di riportare il Lecce in Serie B. Ecco perché Miccoli non è più venuto all’Honved, ma Fabrizio ha sempre avuto la volontà di venire a Budapest. È qualcosa che nasce in precedenza, da circa due anni ed è frutto della nostra amicizia”.
Honved che, nel frattempo, è propenso ad accaparrarsi un altro numero 10: Alessandro Del Piero.
“Sì, questa è una cosa reale, ci sono stati diversi incontri e c’è un’operazione in corso. Del Piero sarebbe già venuto all’Honved se non avesse dato la parola dal punto di vista politico all’India per diventare l’ambasciatore della Super Lega, ora stiamo valutando come risolvere questa questione. Lui ha aderito a questa iniziativa perché, in India, il calcio era l’ultimo sport e stanno cercando di farlo crescere. Un’icona come lui, ovviamente, ha portato una ventata di entusiasmo ed ha avuto i suoi positivi riscontri. Non ci fosse stato questo problema, sarebbe stato un nostro calciatore già da luglio. Da parte nostra c’è tutta la volontà di portare a termine questa operazione e se Del Piero dovesse continuare a giocare a calcio, lo farà proprio con l’Honved”.
Inoltre, pare ci sia la possibilità che Del Piero indossi la numero 10 di Puskàs ritirata ormai molto tempo fa…
“Sì, noi come società ed anche la famiglia Puskàs eravamo contenti di questa possibilità e di concedergli questo onore, ma Alessandro ha declinato in quanto Puskàs c’è stato, ora non c’è più ed è unico. Del Piero è Del Piero, dunque, potrebbe giocare tranquillamente con un altro numero addosso, il 7, che in Nazionale l’ha avuto sulle spalle per anni. Lui ci ha ringraziato e se dovesse venire a giocare all’Honved gli piacerebbe essere ricordato proprio con la maglia numero 7, questa è la sua volontà”.