
Paura Sinner, l'avvertimento è agghiacciante: "Deve guardarsi le spalle" - Colpoditaccoweb.it (screen Youtube)
Finalmente ci siamo. Cincinnati è arrivato per regalare nuovamente del grande tennis, con Sinner e Alcaraz pronti a darsi battaglia dopo che Wimbledon ha rappresentato una grande delusione er lo spagnolo.
La settimana decisiva è arrivata. Il Cincinnati Open ha ufficialmente aperto i battenti e tutta l’attenzione è rivolta a Jannik Sinner, atteso al debutto in uno dei tornei più importanti del circuito estivo. Non uno qualunque per il tennista di San Candido, che lo scorso anno proprio in Ohio firmò una delle sue imprese più brillanti, battendo Frances Tiafoe in finale e portando a casa il titolo. Quest’anno l’obiettivo non è solo confermarsi, ma anche difendere punti pesanti in ottica ranking ATP. Il rischio, infatti, è duplice: perdere il trofeo significherebbe lasciare per strada preziosi punti in classifica e concedere spazio al grande rivale Carlos Alcaraz, che invece si presenta a Cincinnati con pochissimi punti da difendere. Lo spagnolo può permettersi di giocare con la mente libera, mentre su Sinner pesano le aspettative e soprattutto il fardello del calendario.
Dopo il trionfo a Wimbledon, l’altoatesino ha dovuto fare i conti con un fastidio al gomito, rimediato contro Dimitrov, che lo ha costretto a rinunciare al torneo di Toronto per recuperare in tempo per gli appuntamenti più importanti. Il prossimo step sarà Flushing Meadows, dove Sinner è chiamato a difendere anche il titolo degli US Open. Ma prima c’è da rispondere presente nel Midwest americano, contro un tabellone agguerrito e le pressioni di chi ormai si aspetta da lui solo il massimo. E se Alcaraz preme, anche il passato bussa alla porta: in gioco ci sono anche le Nitto ATP Finals di Torino e il primato nel ranking. Ecco perché Cincinnati non è solo una tappa, ma una vera e propria prova del nove.
Bertolucci avvisa Sinner: “Attento ad Alcaraz”
A sottolineare il peso specifico di questo appuntamento ci ha pensato Paolo Bertolucci, con un editoriale per La Gazzetta dello Sport che analizza lucidamente lo scenario attuale. Jannik ha bisogno di partire forte. Ora a Cincinnati deve sciorinare subito una prestazione ad alto livello per confermare i punti acquisiti o tamponare quelli che andranno persi – ha detto l’ex tennista – Dovrà guardarsi le spalle da Alcaraz, che ha pochi punti da difendere e potrà giocare con meno pressione. Sono rimasti solo due uomini al comando. Due giocatori molto diversi, ma consapevoli del rispettivo valore. Il loro duello può solo alzare il livello tecnico e mentale.

Secondo l’ex tennista azzurro, Sinner ha dimostrato di avere un approccio ormai da campione consolidato, ma il calendario non lascia respiro. Secondo Bertolucci Jannik è tutto casa e tennis. Alcaraz ,al contrario, ama divertirsi, ma se vuole la vetta dovrà cambiare passo. E se Sinner oggi è come un “treno in corsa” è proprio perché dietro c’è un meticoloso lavoro che lascia poco al caso. È uno che pianifica ogni dettaglio e sa che questo torneo non è affatto ‘di passaggio’. È un banco di prova – ha prosguito Bertolucci – La loro rivalità sarà il filo conduttore dei prossimi mesi. Sinner non ha più l’ombra del Clostebol addosso, ha spalle larghe e un morale altissimo. Ma il fardello dei punti da difendere è pesante anche per lui”. Parole che fanno capire quanto sia sottile il confine tra gloria e caduta, in un tennis sempre più dominato da dettagli, condizione fisica e pressione mentale. A Cincinnati, Sinner dovrà dimostrare ancora una volta di essere pronto a tutto. Soprattutto a guardarsi le spalle.