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In molti lo ricorderanno come il classico “bidone” o come la solita scommessa persa dal club giallorosso, ma in realtà il campo ha, finalmente, dimostrato il contrario. Se mai ce ne fosse stato bisogno… Infatti, Ignacio Piatti, arrivato a Lecce nell’estate del 2010 per 2.500.000 € dall’Independiente firmando un quadriennale, la scorsa domenica (il 15 dicembre) si è laureato Campione d’Argentina vincendo El Torneo Inicial con il San Lorenzo de Almagro (compagine di cui è tifoso anche Papa Francesco, essendo uno dei primi soci, ed oggi riceverà l’intera squadra in Vaticano in occasione del suo compleanno) classificandosi davanti alle temibili Lanùs, Estudiantes, Vélez e alle blasonate Boca Juniors e River Plate.
Il buon Nacho veste la maglia de los Cuervos dal 17 agosto 2012 dopo aver risolto consensualmente il proprio contratto con il Lecce (36 gettoni collezionati spesso da subentrato, 3 gol e 2 assist con i salentini). In molti sapranno che, dopo un inizio esaltante fatto di gol, giocate ed assist, la discesa di Piatti nel Salento fu condizionata da Gigi De Canio e tutto cominciò a causa di quell’errore commesso dopo una grande cavalcata palla al piede al “San Paolo”, contro il Napoli, dove in area di rigore non servì il libero Ofere e si fece rubare la sfera da De Sanctis. Da quel momento il trequartista argentino non ha più trovato spazio durante la medesima stagione (punizione evidentemente eccessiva) e riassaporò il gusto del terreno di gioco solo all’ultima giornata contro la Lazio, partita in cui andò anche in gol. Poi, l’anno dopo, Eusebio Di Francesco lo lancia spesso titolare, ma i risultati della squadra non convincono e l’abruzzese viene esonerato. Successivamente arriva Serse Cosmi, ma nel suo schematico 3-5-2, Piatti non troverà mai un posto e farà solo e soltanto tribuna. Così la già poca autostima rimasta va a finire sotto i tacchi, la fiducia diviene una parola sconosciuta e lo stato psicologico è drammatico. Ma Piatti non si abbatte e, dopo aver concluso la propria esperienza a Lecce quasi da separato in casa, torna in patria e, dopo 1 anno e 4 mesi, sale sul tetto più alto del campionato albiceleste con il San Lorenzo. I numeri dell’ex giallorosso sono impressionanti:
– 18 presenze, 8 gol siglati tutti di pregevolissima fattura (guardare qui per credere: http://www.youtube.com/watch?v=lwNJ0O8qt78), 4 assist confezionati.
– E’ terzo nella classifica marcatori del torneo (Matos 10, Pereyra 9, Piatti 8)
– Si classifica primo per quanto riguarda gli assist (ben 4)
– E’ il capocannoniere del San Lorenzo (con 8 reti) e vero trascinatore de El Ciclon
– Statisticamente è il giocatore argentino che ha percorso più Km palla al piede partendo dalla propria area ed arrivando davanti al portiere avversario
Dunque, questo è stato l’anno della consacrazione ed i grandi numeri, coadiuvati dalle innumerevoli belle giocate, hanno attirato le attenzioni di molti, soprattutto in Europa. Infatti, per Piatti hanno effettuato dei sondaggi l’Atletico Madrid di Simeone (affronterà il Milan in Champions), il Napoli di Benitez, il River Plate ed il Boca Juniors in patria, lo Swansea (compagine di Premier League che affronterà il Napoli in Europa League). Invece, chi ha già avviato dei contatti diretti con l’entourage del giocatore è il Ds del Livorno, Stefano Capozzucca. I toscani, infatti, per restare in Serie A vorrebbero affidarsi seriamente al calciatore nativo di General Baldissera e sarebbero pronti a sborsare subito 1.000.000 € cash, oppure, potrebbero aspettare giugno e tentare di prenderlo a parametro zero quando il suo contratto andrà in scadenza. Ma con l’agguerrita concorrenza che aumenta di giorno in giorno (potrebbe inserirsi a breve anche il Catania proprio di De Canio), sarebbe un gravissimo errore e per questo si farà di tutto per prenderlo durante il mercato di gennaio.
Infine, il CT della Seleccion Argentina, Alejandro Sabella, sta prendendo in gran considerazione una sua convocazione in vista dei Mondiali di Calcio in Brasile che si svolgeranno il prossimo giugno 2014. Insomma, tutti pazzi per Piatti. El Volante è ormai alla ribalta del calcio internazionale e, salvo clamorosi colpi di scena, lo rivedremo presto in Europa o, addirittura, proprio in Italia da assoluto protagonista. Questo è il classico esempio di come delle situazioni, delle circostanze particolari ed alcuni tecnici rischino di frantumare la carriera di un calciatore qualitativamente dotato. Non sarà né il primo né l’ultimo episodio. Intanto, Piatti si è rialzato ed ha avuto la sua rivincita. Una risposta importante rivolta a tutti gli scettici d’Italia. Ora, a 28 anni, l’ex Lecce è veramente pronto a prendersi quello che merita e che aspetta da molto tempo